Venafro da scoprire e …assaporare

Itinerario Venafro da scoprire e ...assaporare

Venafro to discover and …to savour – Venafro para descubrir y …saborear

Venafro è una delle nostre “città di frontiera”, geograficamente collocata ai confini con il Lazio e la Campania. Una città dalle origini antichissime risalenti all’epoca sannita e teatro dello scontro decisivo contro Roma nell’89 a.C. Una città medievale e normanno-longobarda, nodo nevralgico durante la seconda guerra mondiale e luogo di sosta per Padre Pio da Pietrelcina, set cinematografico e culla di eccellenze gastronomiche di primissima qualità.
Una città da vivere e scoprire con un itinerario prettamente dedicato che, in assoluto relax, vi permetterà di conoscerne storia e cultura.

Venafro is one of our “frontier cities”, geographically located on the borders with Lazio and Campania. A city of ancient origins dating back to the Samnite era and the scene of the decisive battle against Rome in 89 BC. A medieval and Norman-Lombard city, nerve center during the Second World War and a stopover for Padre Pio da Pietrelcina, film set and cradle of culinary excellence of the highest quality. A city to live and discover with a dedicated itinerary that, in absolute relaxation, will allow you to know its history and culture.

Venafro es una de nuestras “ciudades fronterizas”, geográficamente situada en las fronteras del Lacio y Campania. Una ciudad de orígenes antiquísimos que datan de la época sannita y teatro del choque decisivo contra Roma en el 89 a.C. Una ciudad medieval normando-longobarda, nudo neurálgico durante la segunda guerra mundial y lugar de parada para el padre Pío de Pietrelcina, set cinematográfico y cuna de excelencias gastronómicas de primera calidad. Una ciudad para vivir y descubrir con un itinerario dedicado que, en absoluta relajación, le permitirá conocer su historia y cultura.

Giorno 1 – Il centro storico e non solo

Day 1 – The old town and more – Día 1 – El centro histórico y más

Venafro

Procedendo da Isernia, lungo la Strada Statale 85, la prima tappa obbligata è la Basilica Santuario dei Ss. Martiri Nicandro, Marciano e Daria edificata su resti romani ed in cui è possibile ammirare le opere pittoriche dell’artista molisano Amedeo Trivisonno che tanto ha dato al mondo grazie al suo talento. Qui ha soggiornato per un breve periodo San Pio da Pietrelcina ed oggi la sua cella è diventata luogo di pellegrinaggio e preghiera. Proseguendo verso il centro potrete sostare al Cimitero Militare Francese in cui sono presenti circa 6000 tombe di soldati del Corpo di Spedizione francese in Italia caduti durante la battaglia di Cassino e nell’aggiramento di Montecassino nel corso il secondo conflitto mondiale. Proseguendo lungo Via Giulia arriverete nel centro della città e, dopo un caffè presso uno dei tanti bar presenti sulla strada, potrete entrare nel Verlasce, l’antico anfiteatro romano di Venafro che poteva contenere fino a 15.000 spettatori e che, in epoca medievale e seicentesca, subì le sostanziali modifiche che lo portarono ad assumere l’aspetto che ancora oggi possiamo vedere. E’ unico in Italia insieme al Parlascio di Lucca. Da qui è vicinissima la caratteristica Palazzina Liberty che anticamente era uno dei tanti mulini ubicati in questa zona e che venne trasformata prima in centrale elettrica e poi in cinema. Oggi è un centro polifunzionale. Lungo la stessa strada troverete il Museo Archeologico che conserva i ritrovamenti di due diverse campagne di scavo che hanno portato alla luce numerose testimonianze di epoca romana. Dopo aver pranzato in uno dei ristoranti tipici, sarà la volta di addentrarvi nel centro storico di cui subirete immediatamente il fascino trasmesso dai palazzi e dalle chiese (Venafro ne conta ben 33), tutte molto antiche e di grande valore artistico. Ognuna di esse vale una visita. E così, quasi senza accorgervene, vi troverete ai piedi del Castello Pandone. Prima di entrare vi invitiamo a leggere quanto trascritto su un pannello illustrativo presente sulla piazza. Ebbene sì, Venafro è stata anche la location del film “La legge e legge” con Totò e Fernandel, una pellicola che vi consigliamo di vedere per riconoscere strade e piazze della città, oltre che per godere del talento dei due protagonisti. Il castello, che all’origine era una fortificazione megalitica, è, dal 2013, anche sede del Museo Nazionale del Molise con, al suo interno, una Pinacoteca ricca di testimonianze artistiche regionali e provenienti da altre zone d’Italia. L’intero edificio ha una grandissima importanza storica, ma ciò che certamente colpisce di più sono gli affreschi dei poderosi cavalli di Enrico Pandone. Sono ben 26 e tutti dipinti a grandezza naturale con un leggero rilievo sulle pareti del piano nobile.

Proceeding from Isernia, along Strada Statale 85, the first stop is the Basilica Santuario dei Ss. Martyrs Nicandro, Marciano and Daria built on Roman ruins and where you can admire the paintings of the artist Amedeo Trivisonno Molise who gave so much to the world thanks to his talent. Saint Pio of Pietrelcina stayed here for a short time and today his cell has become a place of pilgrimage and prayer. Continuing towards the center you can stop at the French Military Cemetery where there are about 6000 graves of soldiers of the French Expeditionary Corps in Italy who died during the Battle of Cassino and the Montecassino bypass during the Second World War. Continuing along Via Giulia you will arrive in the city center and, after a coffee at one of the many bars on the road, you can enter the Verlasce, the ancient Roman amphitheater of Venafro that could hold up to 15,000 spectators and that, in medieval and seventeenth century, underwent the substantial changes that led him to take on the appearance that we can still see today. It’s unique in Italy along with the Parlascio of Lucca. From here it is very close to the characteristic Palazzina Liberty which was once one of the many mills located in this area and which was transformed first into a power plant and then into a cinema. Today it is a multifunctional center. Along the same road you will find the Archaeological Museum that preserves the findings of two different excavation campaigns that have brought to light numerous testimonies of Roman times. After lunch in one of the typical restaurants, it will be the turn to enter the historic center of which you will immediately feel the charm transmitted by the palaces and churches (Venafro has 33), all very old and of great artistic value. Each of them is worth a visit. And so, almost without noticing, you will find yourself at the foot of the Pandone Castle. Before entering we invite you to read the transcript on an illustrative panel on the square. Yes, Venafro was also the location of the film “The law and law” with Totò and Fernandel, a film that we recommend you see to recognize streets and squares of the city, as well as to enjoy the talent of the two protagonists. The castle, which was originally a megalithic fortification, is, since 2013, also home to the National Museum of Molise with, inside, a Pinacoteca rich in regional artistic evidence and from other areas of Italy. The entire building has a great historical importance, but what certainly strikes most are the frescoes of the powerful horses by Enrico Pandone. They are 26 and all life-size paintings with a slight relief on the walls of the main floor.

Continuando desde Isernia, a lo largo de la Carretera Estatal 85, la primera parada obligada es la Basílica Santuario dei Ss. Mártires Nicandro, Marciano y Daria edificada sobre restos romanos y en la que es posible admirar las obras pictóricas del artista molisano Amedeo Trivisonno que tanto ha dado al mundo gracias a su talento. San Pío de Pietrelcina permaneció aquí por un corto tiempo y hoy su celda se ha convertido en un lugar de peregrinación y oración. Continuando hacia el centro, puede detenerse en el Cementerio Militar Francés, donde hay unas 6000 tumbas de soldados del Cuerpo de Expedición Francés en Italia que murieron durante la Batalla de Cassino y en la elusión de Montecassino durante la Segunda Guerra Mundial. Continuando por Via Giulia llegarás al centro de la ciudad y, después de un café en uno de los muchos bares presentes en la calle, podrás entrar en el Verlasce, el antiguo anfiteatro romano de Venafro que podía contener hasta 15.000 espectadores y que, en época medieval y del siglo XVII, La Comisión de Medio Ambiente, Salud Pública y Protección del Consumidor se ha visto obligada a hacer frente a los cambios sustanciales que lo llevaron a adoptar el aspecto que aún hoy podemos ver. Es único en Italia junto con el Parlascio di Lucca. Desde aquí está muy cerca el característico Palazzina Liberty que antiguamente era uno de los muchos molinos ubicados en esta zona y que se transformó primero en central eléctrica y luego en cine. Hoy en día es un centro multifuncional. En la misma calle se encuentra el Museo Arqueológico que conserva los hallazgos de dos diferentes campañas de excavación que han sacado a la luz numerosos testimonios de la época romana. Después de comer en uno de los restaurantes típicos, será el momento de adentrarse en el centro histórico del que sufrirás inmediatamente el encanto transmitido por los palacios e iglesias (Venafro cuenta con 33), todas muy antiguas y de gran valor artístico. Cada una de ellas merece una visita. Y así, casi sin darse cuenta, se encontrará al pie del Castillo Pandone. Antes de entrar os invitamos a leer lo que está escrito en un panel ilustrativo presente en la plaza. Sí, Venafro fue también el lugar de la película “La Ley y la Ley” con Totó y Fernandel, una película que te recomendamos ver para reconocer las calles y plazas de la ciudad, así como para disfrutar del talento de los dos protagonistas. El castillo, que en su origen era una fortificación megalítica, es, desde 2013, también sede del Museo Nacional de Molise con, en su interior, una Pinacoteca rica en testimonios artísticos regionales y provenientes de otras zonas de Italia. Todo el edificio tiene una gran importancia histórica, pero lo que ciertamente impresiona más son los frescos de los poderosos caballos de Enrico Pandone. Son 26 y todos pintados a tamaño natural con un ligero relieve en las paredes de la planta noble.

Giorno 2 – Un percorso di storia e sapori

Day 2 – A journey of history and flavours – Día 2 – Un recorrido de historia y sabores

La prima tappa della giornata sarà il Museo Winterline che, nello storico palazzo De Utris, raccoglie innumerevoli reperti di interesse storico risalenti alla seconda guerra mondiale dato che Venafro, durante questo conflitto, ebbe un ruolo di primo piano e venne anche bombardata per errore credendo si trattasse di Cassino. Una visita di grande valore ed anche molto toccante. Di seguito, sempre passeggiando lungo le vie del centro storico, arriverete alla Portella, uno strettissimo vicolo di circa 5 metri interamente coperto e dove per entrare è necessario chinarsi, probabilmente si tratta di un antico passaggio segreto che oggi porta all’ingresso del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro che è la prima area protetta interamente dedicata a questo albero inserita anche nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici. Visitare questo luogo significa fare innanzitutto un viaggio nel tempo, perché l’olio di Venafro era apprezzatissimo dai Romani che lo consumavano in grandi quantità. Nessun posto al mondo  coltivato ad olivo può vantare citazioni  letterarie come, fra le altre, quella di Marco Porcio Catone che, nel II secolo a.C., ne parla nel suo De Agricoltura esaltando anche il metodo applicato a Venafro per la vendita delle olive. Qui egli aveva anche una villa rustica di sua proprietà. Potrete optare per una visita guidata che contempla anche degustazioni all’aperto nell’ambito di un mini corso di assaggio di pane e olio aureo dell’antichissima Licinia di Venafro e del “Biscotto” venafrano. Dal Parco, alzando lo sguardo verso la montagna, potrete vedere la suggestiva Torricella da cui i soldati potevano vigilare la valle e dove, secondo la leggenda popolare, è custodito il tesoro del diavolo. A pranzo vi consigliamo di continuare la scoperta dell’olio venafrano e di assaporare anche le altre prelibatezze locali: taralli, chiacchiere (tipiche dei periodi di Carnevale e Pasqua) baccalà e p’zzell, frittelle ripiene di cavolfiori, baccalà o alici. Ottima è, da queste parti, anche la mozzarella di bufala che può essere acquistata in tanti negozi specializzati o presso le aziende casearie presenti sul territorio venafrano. Molto interessanti da vedere sono le mura ciclopiche forse appartenenti ad una villa o ad un luogo di culto di epoca sillana (II secolo a.C.) e l’area archeologica del teatro romano con la scena di circa 60 metri e la cavea che poteva contenere fino a 3.500 spettatori. La sua peculiarità sta nel fatto che sia stato costruito presso un monte così come avveniva per i teatri greci che venivano scavati nella roccia.

The first stop of the day will be the Winterline Museum, which, in the historic building De Utris, collects countless finds of historical interest dating back to the Second World War since Venafro, during this conflict, had a leading role and was also bombed by mistake believing it to be Cassino. A visit of great value and also very touching. Then, walking along the streets of the old town, you will arrive at Portella, a narrow alley of about 5 meters entirely covered and where to enter you need to bend down, probably it is an ancient secret passage that today leads to the entrance of the Regional Park of the olive tree of Venafro which is the first protected area entirely dedicated to this tree also included in the National Register of historical rural landscapes. Visiting this place means first of all taking a trip through time, because the oil of Venafro was highly appreciated by the Romans who consumed it in large quantities. No place in the world cultivated with olive trees can boast literary citations such as, among others, that of Marco Porcio Catone who, in the second century BC, speaks of it in his De Agricoltura, also exalting the method applied to Venafro for the sale of olives. Here he also had a rustic villa of his own. You can opt for a guided tour that also includes outdoor tastings as part of a mini tasting course of bread and golden oil of the ancient Licinia di Venafro and “Biscotto” venafrano. From the Park, looking up towards the mountain, you can see the suggestive Torricella from which soldiers could watch over the valley and where, according to popular legend, the devil’s treasure is kept. For lunch we suggest you to continue the discovery of the Venafrano oil and to taste also the other local delicacies: taralli, chiacchiere (typical of the Carnival and Easter periods) cod and p’zzell, fritters stuffed with cauliflower, cod or anchovies. Excellent is, in these parts, also the buffalo mozzarella that can be purchased in many specialized stores or at the dairy companies present in the territory of Venafrano. Very interesting to see are the cyclopean walls perhaps belonging to a villa or a place of worship of the Sillan era (second century BC) and the archaeological area of the Roman theater with the scene of about 60 meters and the cavea that could hold up to 3,500 spectators. Its peculiarity lies in the fact that it was built near a mountain as was the case for the Greek theaters that were dug into the rock.

La primera parada del día será el Museo Winterline que, en el histórico palacio De Utris, recoge innumerables objetos de interés histórico de la Segunda Guerra Mundial, ya que Venafro, durante este conflicto, tuvo un papel destacado y también fue bombardeada por error creyendo que era Cassino. Una visita de gran valor y también muy conmovedora. A continuación, siempre caminando por las calles del centro histórico, llegarás a la Portella, un estrecho callejón de unos 5 metros completamente cubierto y donde para entrar es necesario agacharse, probablemente se trata de un antiguo pasaje secreto que hoy lleva a la entrada del Parque Regional del Olivo de Venafro que es la primera zona protegida enteramente dedicada a este árbol también incluida en el Registro Nacional de Paisajes Rurales Históricos. Visitar este lugar significa hacer ante todo un viaje en el tiempo, porque el aceite de Venafro era muy apreciado por los romanos que lo consumían en grandes cantidades. Ningún lugar en el mundo cultivado con olivo puede presumir de citas literarias como, entre otras, la de Marco Porcio Catone que, en el siglo II a.C., habla en su De Agricoltura exaltando también el método aplicado a Venafro para la venta de las aceitunas. Aquí también tenía una villa rústica de su propiedad. Puede optar por una visita guiada que también incluye degustaciones al aire libre en un mini curso de degustación de pan y aceite de oro de la antigua Licinia di Venafro y el “Biscotto” venafrano. Desde el parque, mirando hacia la montaña, se puede ver la sugestiva Torricella desde donde los soldados podían vigilar el valle y donde, según la leyenda popular, se guarda el tesoro del diablo. A la hora del almuerzo os aconsejamos seguir descubriendo el aceite de venafrano y saborear también las otras delicias locales: taralli, chiacchiere (típicas de los períodos de Carnaval y Pascua) bacalao y p’zzell, tortitas rellenas de coliflor, bacalao o anchoas. Óptima es, por aquí, también la mozzarella de búfala que se puede comprar en muchas tiendas especializadas o en las empresas queseras presentes en el territorio venafrano. Muy interesantes para ver son las murallas ciclópeas quizás pertenecientes a una villa o a un lugar de culto de época sillana (siglo II a.C.) y el área arqueológica del teatro romano con la escena de unos 60 metros y la cantera que podía contener hasta 3.500 espectadores. Su peculiaridad radica en el hecho de que fue construido cerca de una montaña, al igual que los teatros griegos que fueron tallados en la roca.

L’itinerario proposto può essere arricchito di esperienze (guida turistica, musica, narrazioni, laboratori, visita di aziende locali ecc.) contattando la nostra associazione.

The proposed itinerary can be enriched with experiences (tourist guide, music, narrations, workshops, visit of local companies, etc.) by contacting our association.

El itinerario propuesto puede enriquecerse con experiencias (guía turístico, música, narraciones, talleres, visita de empresas locales, etc.) contactando con nuestra asociación.